Pagina:Monete e medaglie degli Spinola.djvu/111

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di Venezia e di Turchia. Infatti il macro è computato di dugento settantatre lire ed otto soldi; l’oncia trentaquattro lire, tre soldi e sei denari; il grosso quattro lire, cinque soldi e cinque denari; il denaro vent’otto soldi, cinque denari oboli, ed il grano un soldo e due denari. Né è a credere, che le due monetine degli Spinola computate nel modo, che dicemmo sieno delle più basse, perché valore assai inferiore fu dato in quelle tariffa ai ducati di Portogallo doppii e scempii, alle pistole di Milano e d’Orange, di Parma e Piacenza, di Savoia e d’Italia, e di altri Stati. Nell’opera già encomiata del Cardinale La Marmora sotto l’anno 1608, è notato che i fiorini erano di dodici grossi. La Tariffa di Anversa del 1633, che già ricordai, Ordonnancie ende Instructie voor de Hisselaers a pag. 45, ha impresso un ungaro affatto uguale al descritto, ma ha sotto il busto dell’imperatore Rodolfo II l’anno 1601 rovesciato come nel nostro disegno e forse questo è delineato altresì nella tariffa del 1627, che io non posseggo, e della quale feci parola al numero V.

N. IX. Pure tra gli ongari va annoverata la moneta d’oro disegnata nella tavola III, n. 2 tolta dalla stessa Ordonnance del 1615 pag. 57 che ad essa, come all’altra che descrissi al numero V, ed a quella che descriverò nel seguente dà valore uguale alle pistole di Lorena colla doppia croce di nuova fabbrica cioè: Le marc vaut neuf vingt quinze livres, dix huict sols — L’once vingt quatre livres, neuf sols, neuf deniers — Le gros trois livres, un sol, deux deniers oboles — Le denier vingt sol, quatre deniers obole pite et demie — Le grain dix deniers tournois. — La moneta che descrivo ha nel diritto il solito bragone all’impiedi, rivolto a destra, che ha però il capo