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pantera, ed il leone, come nella moneta precedente, ed ha scritto intorno marchio . s . r . i . et . arqvatæ . 1681 .

N. LX. Il quarto di scudo impresso al num. 3 della tavola XII serbasi nella R. Università di Genova, ed ha il diametro di millimetri 30, il peso di grammi 8,200 e l’argento è del titolo 920. Come nella doppia testè descritta evvi nel diritto il mezzo busto di Giulio rivolto a sinistra, loricato, con testa di leone sull’omero, e gran parrucca in testa. Vi è scritto in giro ivlivs . spinvla . maro s . r . i . et . arqvatæ. Nel rovescio è scolpita l’arma degli Spinola di Arquata coll’iscrizione . * . manent . insignia . honorvm * Sotto il busto vi è l’anno 1681.

Il Viani nei suoi Manoscritti ricorda una moneta a quest’eguale posseduta dal signor Giuseppe Pucci da Firenze, del peso di denari 6 e grani 17. Un esemplare ne descrive il Reichel al numero 2218 del Neunter Theil; un altro l’Appel al numero 3636 del suo repertorio, del peso di 7/l6 loth e 3 grani di peso Viennese, ed un terzo il Madai nel Thaler Cabinet.


Gerardo.


Di questo terzo Marchese di Arquata io conosco quattro monete tutte assai rare.

N. LXI. La prima delineata al num. 4 della tavola XII serbasi nella Biblioteca del Re in Torino. È d’oro, ed ha il peso e la forma di un fiorino. Pesa grammi 6,560 ed ha il diametro di millimetri 26. Ha scolpito nel diritto il busto del Marchese abbigliato, come nelle monete di Giulio già descritte, e rivolto a sinistra coll’iscrizione gerardvs spinola. Nel rovescio vi è il solito stemma coll’epigrafe march . arqvatæ 1682.