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dell’Anfiteatro Teramnense, fra i più celebrati d’Italia, per grandiosità e bellezza, e per la severa eleganza delle linee 1.

Tre vie attraversavano il Pretuzio; la Consolare Salaria, sul litorale; la Metella, lungo i confini tra i Piceni-Ascolani ed i Truentini; e la Raussa, or sulla destra ed or sulla sinistra del Vernano, tra Pretuziani, Festini Pinnensi ed Atriani. Ma nessuna di queste grandi vie toccava direttamente Interamnia: oggidì si vedono tracce di una via che congiungeva Teramo con la Salaria, passando per Castrum Novum, e con la Raussa.

In tre ordini erano distinti i cittadini Interamniti: i Decemviri, corrispondenti a’ Senatori; i Cavalieri, de’quali i primi sei chiamavansi Seviri, e la plebe. Tra le magistrature ne ebbero forse una speciale, quella de’ Quinquemviri.

Quando l’antico e glorioso impero Romano andò in rovina ed i barbari occuparono le nostre terre, il Praetutium subì la sorte delle altre Provincie d’Italia: i Goti, che prima lo tennero, non rimasero a lungo fra noi, e nessuna traccia lasciarono del loro soggiorno. Al sopravvenire però dei Longobardi, noi mutammo ordinamenti e signoria. Divisa l’Italia in trentasei ducati, l’Abruzzo venne compreso in quello di Spoleto, che abbracciava, de’ paesi a noi limitrofi, il territorio Atriano, Pinnense, Valvense, Amiternino, Forconense e Marsicano, come ce lo provano i moltissimi documenti pubblicati dal Gattola, ed un passo di Anastasio Bibliotecario nella vita di Papa Zaccaria 2. La nostra regione, oltre ai Re, riconosciuti come capi supremi di tutto lo Stato, fu sottoposta a due altri Signori territoriali: il Duca di Spoleto ed il Conte Aprutino. Di quest’ultimo ci fornisce non dubbia testimonianza una lettera, documento preziosissimo per la storia nostra, di S. Gregorio Magno a Passivo vescovo di Fermo, nella quale vien ricordato Anio Comes Castri Apriitiensis tra il 601 e il 602.

Teramo fu la Sede del Contado, e non del Gastaldato, come pretesero Camillo Pellegrino e Pietro Giannone, giacché il Gastal-

  1. COLLEGIO

    CENTONARIOROM

    INTERAMNITIUM

    PRAETUTIANORUM

    IN PRONT. P. XXX AGRO P. XL.

  2. V. Muratori. Dissertazione sulle antichità italiane, Voi. 1, Diss. 11, pag. 12.)