Pagina:Moore - Il profeta velato, Torino, 1838.djvu/88

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Se havvi divina mai, — non rattenermi —
Credi ora tu che i demoni, da cui
Sono i cori divisi, anco le mani
Non possan separar? — Stolto! — vedrai —
830Or dunque addio — perennemente addio!»
     Con quella forza, che talor ministra
Anco ai più fiacchi un disperato affanno,
Dalla destra di lui la sua disciolse,
Ed un grido mandando (il di cui suono
835Benchè ancor rimanesse Azimo in terra
Tant’anni, quanti non contò nel pianto
Uom dannato al soffrir, s’udrìa pur sempre
Profondamente risuonar d’intorno)
Precipite fuggì fra quell’immenso
840Risplendere di lampe a par di scuro
Malaugurato augel traverso il sole,
E ratta al di lui guardo ella disparve!