Pagina:Moretti-Il Castello di Milano e i suoi Musei, Tipografia Umberto Allegretti, 1903.djvu/41

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Sala E. — Questa sala era la Cappella ducale: sulla vôlta si vedono le traccie non del tutto scoperte, di una decorazione ad affresco rappresentante Cristo risorto e il Padre Eterno in gloria d’angeli; nella lunetta stemmi sforzeschi, e, sulle pareti, alcune figure di santi ad affresco su fondo a piastrelle in rilievo.

Son qui collocate le scolture della prima metà del XV secolo — una statua proveniente dal Duomo — lapidi sepolcrali — bassorilievi — stemmi — capitelli — porte — frammenti di decorazioni marmoree del Duomo, e di altri monumenti.


Sala F. — È la Sala contenuta nella torre detta delle Asse e distinta appunto con tal nome. — La decorazione originaria della volta di questa sala è dovuta all’opera di Leonardo da Vinci il quale vi volle rappresentare un gran pergolato a ramificazioni geometricamente intrecciate: è stata restaurata e ripristinata nel 1901, a spese dell’avvocato Pietro Volpi. È provvisorio l’adattamento attuale delle pareti ricoperte in tela.

Questa sala, che ancora non accoglie oggetti d’arte, sarebbe destinata a custodire le memorie che particolarmente si collegano alla storia del castello e della famiglia sforzesca.

Attigui alla Sala delle Asse sono i camerini della Ponticella di Lodovico il Moro, disposta a cavaliere del fossato, opera di Bramante, restaurata nel 1902 a spese del cav. Aldo Noseda.


Sala G. — È detta Sala dei ducali perchè la decorazione della sua volta è costituita da quattro grandi stemmi colle imprese ducali e colle iniziali di Galeazzo Maria, spiccanti su campo azzurro a piccoli fiammanti.

Sono qui collocate le scolture del XV secolo.