Pagina:Mozzoni - Del voto politico delle donne, Venezia, Visentini, 1877.djvu/23

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5. La influenza dei padri, dei mariti, dei figli, degli amanti per cui verrebbero oziosamente moltiplicati i voti senza aumento nella somma delle intelligenze e delle volontà.

6. Lo spauracchio di tutti i Governi d’Occidente, la bestia nera del mondo liberale, la superlativa delle imprudenze per l’Italia, l’influenza clericale.

7. La inopportunità di questa innovazione.

Quando a tutto questo avrò aggiunto che le donne se ne stanno chete e degeneri dalla prima madre, non appetiscono ancora il frutto della scienza del bene e del male, io crederò di aver detto tutto quello che si può dire contro la mia tesi.

Incomincio adunque dalla prima. La donna è fatta per le cure della famiglia, e la sua natura la allontana dagli affari e dalla pubblicità.

Se un turco mi dicesse: le donne sono fatte per l’harem e per questo le teniamo rinchiuse, capirei che quello ch’io cerco è incompatibile col loro stato sociale, e che troppe cose sono da sconvolgere prima di arrivare fin là. – Ma in Occidente, Signori miei, le donne affollano le vie, ingombrano gli alberghi, si stipano nei convogli ferroviariarî, s’incontrano viaggiatrici a tutti i gradi accessibili di latitudine, pubblicano libri e giornali, esercitano industrie e commerci, adornano con le nude bellezze e le trasparenti eleganze tutti i convegni, fino ad esservi abuso di pubblicità, primeggiano nei teatri, dov’è nascosto di loro poco più del pensiero, e quindi mi è lecito concludere che se cotali usi e costumi, che nessuno stima sconvenir loro, non le distrae dalle cure della famiglia per cui esse ancora allevano i figli e dirigono la casa, l’esercizio del voto elettorale le distrarrà infinitamente meno, e me ne appello ai più affacendati affaristi se la loro qualità di elettori fu mai un sovraccarico intollerabile di occupazione ed un dispendio oneroso di tempo per cui il minimo dei loro affari ne abbia sofferto.