Pagina:Muehlon - Dal diario d'un tedesco, Milano, 1918.djvu/9

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costi la guerra colla Serbia. La ragione stava in certo modo nell’aria. Non importava più di definirla con parole. Era l’esplosione di un violento furore a lungo compresso, che voleva affrontare il nemico, sia che esso pregasse o minacciasse, sia che si sottomettesse o resistesse.

I Serbi riconobbero ciò, mobilitarono e lasciarono Belgrado, prima ancora che la Nota serba giungesse a Vienna e si conoscesse la risposta austriaca. È molto significativo il fatto che l’ambasciatore austro-ungarico, appena ricevuta la Nota serba, la dichiarò insufficiente e ruppe i rapporti, senza chiedere a Vienna se colà si ritenessero soddisfatte le esigenze del Governo. E tuttavia nessuna di tali esigenze era stata respinta.

I tedeschi nell’imminenza della guerra.

Quali erano le disposizioni degli animi in Germania? Tutte le classi della popolazione compresero dall’ultimatum austriaco che esso significava guerra dell’Austria contro la Serbia e quindi guerra mondiale. Si sentiva che, per la lunga alleanza, si doveva astenersi da ogni critica e porsi dalla parte della duplice monarchia, poichè una umiliazione di questo Stato, fosse pure diplomatica, sarebbe stata un’umiliazione della Germania. La tensione crebbe tosto, quando si comprese che la risoluzione della vertenza e le decisioni avrebbero dovuto seguire molto rapidamente, perchè la Triplice Intesa non avesse tempo per abili combinazioni e non togliesse di mano alla Germania il maggiore dei vantaggi, la preparazione più rapida.

Si può dire anche, che il popolo tedesco si aspettava lo scoppio, e lo salutò come un sollievo. Troppo spesso si era visto prossimo alla guerra, troppo spesso la politica estera aveva mutato o aveva avuto sbalzi impetuosi, troppo gravi ed opprimenti erano divenuti i pesi per i preparativi di guerra. E tuttavia si era fatta sempre più forte nel popolo la coscienza deprimente che la stima dei tedeschi nel mondo non era cresciuta ma diminuita. La Germania si era fatta ricca e materialmente potente, ma la ripugnanza all’estero per tutto ciò che è tedesco era incredibilmente cresciuta. I tedeschi erano considerati in Europa come corpi estranei, che si dovevano espellere, spazzare, assorbire. Si trovavano i tedeschi