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102 Il Cristianesimo Felice

canta il Refponforio, tettando dirifo lo fpazto'fo parte per gli bambini, parta per quei delle Congrega rioni, e la parte maggiore pel retto del Popolo. ì foli Miflionarj fi feppeilttcono nella I Chiefa in luogo flabilito pél Presbiterio. Piacérle a Dio, che quefto rito li oifervafle anche in ! Italia, onde i fiacri noftriTempli reftaflero liberi da i profumi delle Sepolture, come anche io | altri tempi fi usò. Fuori ezianzio delleRiduzio- ni in diftanza competente fono, alcuoe Qhiefette, ben tenute e adornate, alle quali fi posta la Proceffone ne’giorni di S. Marco , delle Roga- * : zioni, del Santo Titolare, e del Giubileo.'S’incammina la Proceflióne per le ftrade della Riduzione, che .eflendo formate tutte eguali e diritte, tengono- a ciafehedund imboccatura una Croce ben lavorata-Ad ogni Croce fa papfalaPro— ceffone,' e-quivi, fi cantai da r Fanciulli in buon concerto di .voci qUakhe cofa della Dottrina Criftiana, rifpondendP il Popolo col fuo canto ordinario. Al finir ddle cale cominciano alcuni (tradoni ameni, formati da Cipreflì , Palme * A- ranci, éd-altri Alberi; piantati a filo , ché arat- ! vano fino alle poco fa mentovate Chiefette, con difende/e la Proceffone rda i venti e dal Sole cocente , concorrendo tutto a rendere non raen di vote che comode, quelle, fanne funzioni. Serviranno intanto ancoc quelle pòche -notizie a far conofcere lo Hata, e la lodevol fimmetria di quelle Popolazioni, confiftenti cadauna per lo più in quattro, o cinque mila pprfone, benché taluna arrivi‘fino a lei , fistte , ed anche otto mila abitanti, fra’quali vo credendo comprefi coloro ancora, che vivono alla campagna -nelle lor calè o capanne- pel mantenimento de gli armenti, e per la cuftodia de’feminari. - Qual