Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/313

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la qual© fuori d’ unt o dire s’ aaqegaiODO tate le Balfe , e coftò ■ poi non lieve fatica alla povera gènte il rimétterle - nel primiero Rato ; e . particolarmente la ìnia, in cui non folo fu dW f)6 votar le Canoe piebe d’acqua , tna & più .disfar tutta la Baila v e rimerasre coir tavola una Canoa, ché fi era. aperta in «ut lato per gii gran colpi dell’ónde. Ma la tribulaàròó luaggio- re fu il difcoprìrfi ria la gente due infero» di -vainoli,, che far «fière : infermità con iagioGflìma anche fra gl’Indiani ; ci cagionò un gran timore# Gli allontanammo tofto da gli altri ; ed impetrato di Infoiarli in quella catària con chi loro atàftcffe/ concepimmo qualche fperanza d’ef- ftrci liberaci dèi grave pericolò d’ uria Pefte per •viaggio ; e ci mettemmo tofto in marcia . Al -capo dì ferie O otto.giorni di catomrnogiugnem- rao a S.Domédico Soriano, cheé una Riduzion di. Criftiani fotto la cura de’ RR. Bédri di San Francefco; ed era.ivi- Parroco un fentoVecchio, il qaale.d ricevè con. cali vifcere di carità, cht maggiori finezze, nbìt avrebbe -potuto «farci, fe foffimo flati fuoi * Religi oli . Anzi' perché era Ja Vigilia di S. Ignazio, fece toccare afeftalecans- rne, e il giorno delia Fefta volle celebrar’egli Metta contata.: -il .che fu (étto con tutta I* maggior folcimi tà*.fefta comune de*fuoi, e de* neftri Indiani. Quando quivi pure al t&ohodoj* ce mefeolò iddio, il fuo atharo, perché difcopti; ronfi altri tre attaccati ’ da vaiuoh, uùo de’ qaaà mori quel giorno ;/è il buon Padre volle egh fletto celebrargli le- efequie . GH altri due ito* petrarobo ancor qoivi da un Signore-Spagnurió eh© li ricévette in -ufo. fua cani, di campò non molto dittante . Ma.:perchè temevamo , che ci potette fucsedere quello, che poi in fatti accia-