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26 Il Cristianesimo Felice

danno alla vita de gli uomini. Quivi eziandio abitano serpenti di varie sorte, alcuni di grossezza e lunghezza smisurata. Ma che ve ne sieno, come taluno lasciò scritto, di mole si grande, che ingoiano un’intero cervo colle sue corna: questa forse è una delle frottole, che si spaccia ancora d’altri paesi da i Viaggiatori o troppo creduli, o Romanzieri. Le Vipere sì, provvedute di un potente veleno, e che nuocono solamente a quegli uomini e a quelle bestie che le calpestano, o irritano in altra maniera, non sono poche. Una specie d’esse si chiama di Cascabel (parola significante Sonaglio) e truovansi anche nel Canadà, e in altri paesi dell’America Settentrionale. Hanno queste nella coda certi ossicelli, i quali al loro muoversi rendono un suono come di sonaglio, tale che s’intende da chi sta lontano anche molti passi, ed è per conseguente avvisato di guardarsi dal loro morso mortifero. Per altro sì fatte serpi fuggono, allorchè sentono marciar’uomini o bestie; ed unicamente mordono chi trovandole a dormire ne’ prati, o luoghi esposti al Sole, disgraziatamente mette loro addosso il piede. Scrivono nulladimeno, avere il supremo Autor della Natura, provveduto a que’ paesi anche il contraveleno, cioè, un’erba, che per questo effetto vien chiamata della Vipera, la cui virtù è sì grande, che ammaccata verde, e applicata al membro ferito, lo sana; come altresì bevendo l’acqua, in cui sia bollita verde o secca. Di questo rimedio forse parla il P. Gaetano Cattaneo, il quale nondimeno giunto che fu alla sua Missione nel Paraguai, fra le molte cose, delle quali pregava il fratello, si raccomandava ancora per avere un vaso di due libre in circa di Trinca ben serrato, che quì è un te-