gemere umano. Sicchè se vollero gli Spagnuoli
dilatare il loro dominio di qua dall’alte Montagne
del Perù e del Chile verso le contrade
mediterranee del Paraguai, altro mezzo non ebbero,
che quello della violenza, la quale talvolta
costò loro ben caro; perchè gl’Indiani nemici
faceano, e fan tuttavia testa per conservarsi
nella lor libertà, e son giunti non rade volte a
distruggere le Ville e le Città piantate da gli
Spagnuoli con farne scempio per quanto si stendevano
le loro forze. Ed ecco un pregiudizio
gravissimo al buon servigio della stessa Monarchia
Spagnuola, e un ostacolo troppo manifesto
all’estension del Vangelo. Abbiamo una Relazione
della conquista fatta da i Moscoviti, o
vogliam dire Russiani, de’ vasti paesi della Samogizia,
e della Siberia, Provincia, che si stende
fino à i confini della Tartaria suddita dell’Imperador
della Cina. Ciò avvenne sotto l’Imperadore
Russiano Fedor Ivanowitz, il quale regnava
nel 1590. Tante carezze e regali fecero i
Moscoviti a que’ Popoli, che volontariamente si
suggettarono tutti al loro dominio, di maniera
che senza difficultà vi si fondarono dipoi Città,
Fortezze, e Chiese, le quali più che mai fioriscono;
e se si attendesse da i trascurati Moscoviti
padroni con più calore a predicarvi la Fede
Cristiana, forse non resterebbe più in que’ selvaggi
paesi vestigio dell’Idolatria. Però scrive l’Autor
d’essa Relazione: Piacesse a Dio, che gli Spagnuoli in vece delle crudeltà, che hanno esercitato nell’America, avessero proccurato di guadagnar colla medesima dolcezza que’ Popoli. Sarebbe loro senza dubbio riuscito, ed avrebbono poi potuto stendere le lor conquiste in lunghezza e larghezza, come ho riconosciuto io in un viaggio fatto colà: quando all’in-