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138 benito mussolini


andati ad ultimare le trincee. Quando si tratta di questi lavori, i soldati non «battono la fiacca». Le due trincee dominano tutte la valle del Volaja. Campo di tiro vastissimo, efficace, inibitorio. Me lo ha detto il capitano Ricchieri, dei bersaglieri ciclisti, che conosce a meraviglia queste posizioni. Poiché l’ultima trincea in alto è stata disegnata da me e scavata sotto la mia direzione, il capitano Ricchieri mi tributa un piccolo elogio. Ho preparato su due tabelle di legno, che abbiamo inchiodato su due tronchi mozzali, i nomi delle trincee. La più lunga, che è quella più in basso, sarà chiamata d’ora in poi il «Trincerone dei bersaglieri», quella in alto «Trincea Cadorna» in onore del nostro generalissimo.

Voci del gergo di guerra:

trottapiano = pidocchio;
spazzolino = attendente;
cartolina in franchigia = soldato buffo;
sigarette = cartucce fucile modello 1891
una busta con quattro carabinieri = lettera assicurata.


13 Aprile.


Mattinata e pomeriggio di calma. A sera fatta, quando eravamo già distesi sui nostri giacigli di è paglia ormai triturata, siamo stali svegliati dal fuoco. Le nostre mitragliatrici e quelle austriache cantavano a gola, cioè... a «nastro» spiegato e la fucileria crepitava intensa su Bordaglia Alta e Na-