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Pagina:Myricae.djvu/69

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I


Tre versi dell’Ascreo



«Non di perenni fiumi passar l’onda,
che tu non preghi volto alla corrente
pura, e le mani tuffi nella monda
                                        4acqua lucente»

dice il poeta. E così guarda, o saggio,
tu nel dolore, cupo fiume errante:
passa, e le mani reca dal passaggio
                                        8sempre più sante...