Pagina:Narrazione, e disegno della terra di Prato di Toscana.djvu/12

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antenati come Cittadini sono usciti della Serenissima Città di Firenze, e tuttavia per la Dio grazia e della Serenissima Casa de’ Medici di presente escono, hanno nondimeno circa 200. anni abitato la Terra di Prato, e l’anno del miserando ed infelice Sacco vi si trovarono e patirono di quello e persero tutto il loro battere come si sà, che ne furono imborsati di parte dal Ceppo di Prato, come gli altri Pratesi, e della maggior somma, come quelli, che havevano più patito e più perso. Secondo l’ordine de’ Padroni Fiorentini, e del Comune della Terra per ristorare in parte il danno patito per quel dannoso Sacco universalmente da tutti gli abitatori Pratesi.

Ora trovandomele obligato, come Figliuolo creato, ed allevato da lei, e volendo giovarle in qualche parte ne più sapendo ò potendo di quello sò, e posso, non sendo tenuto ne obligato far più, sendomi trovato in più luoghi, e in qualche onorata Città dove s’è ragionato di lei, da chi non l’ha mai vista, ne conosciuta, come curiosi de’ fatti altrui, con desiderio domandavano, come era fatta, come grande, bella, civile, dove posta come facultosa fe era Città, ò Castello, e molte altre circostanze, come si può pensare, con queste, e da altre occasioni mosso, ho pensato voler farla conoscere à tutti quelli, e a parte del mondo che non la conosce, nè l’ha conosciuta per quello, che


l’è,