Pagina:Narrazione, e disegno della terra di Prato di Toscana.djvu/65

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popolo, che per maggior dispregio di detto malfattore la gittasse quà, e là davantigli, e nel gettarla, che si facea, per voler di Dio, e di quella Gloriosa Madonna fu battuta nella detta pietra di detta Porta, cosi come era tutta molle, e brodolosa del proprio sangue, e vi rimase detta forma, e stampa, come tuttavia si vede ora, che mai s'è cancellata, ne levata, quantunche siano tanti anni, e continuamente stia esposta all’acqua, e venti.

Sono infinitissimi altri Miracoli di detta Santissima Reliquia, quali si harebbero a far stampare, e publicare per accender gli animi alla devozione.

A canto a detta Porta in detta pariete, più a baffo è un’altra Porta simile, ò più bella rincontro alla strada principale, che viene dalla Piazza del Comune, e dall’appianato, e poco più di sotto, sul canto, che volta per la facciata dinanzi, sù a mezo, in alto è posto il bel Pulpito, ò Pergamo, dove si mostra la Preziosissimma Cintola della Madonna, per di fuora, tutto di marmo storiato, bianco, a figure di ballò, e mezo riletto d’Angeli, che danzano, e ballano, di mano del già detto Donatello, tanto naturali, e belli, che sembrano vivi, e una base di sotto, che lo regge, di bronzo fatta di getto, a grottesche, e figurette, e fogliami di detto Donatello, che l’altra fu fu levata, e portata via per l’infe