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Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/19

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addio! 5


fratelli d’arme; ed erano allegre serate dove la galanteria non aveva nulla a che fare, ma dove io mi divertivo ascoltando racconti di guerre e di congiure.

In questo modo conobbi un colonnello che aveva trentanove anni — ed era sicuramente il più giovane dei nostri amici.

Alto, biondo, un po’ calvo, di nobili maniere, simpatico, meritava l’attenzione di una fanciulla da marito — ed io gliel’accordai non appena mi accorsi che egli l’implorava.

Tacitamente i nostri amori tranquilli ebbero l’approvazione dei veterani che ci osservavano con interesse. Un giorno mio padre mi disse:

— Il colonnello ha chiesta la tua mano. Egli è un nobile cuore al quale confido ben volentieri l’unico tesoro ch’io m’abbia — sono convinto della felicità che ti aspetta con lui; ma la tua inclinazione non dev’essere violentata. Consulta te stessa mia diletta figlia; è l’amore, non l’obbedienza, che deve condurti all’altare.

— Io l’amo: risposi fermamente senza arrossire e senza tremare.