Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/71

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sorriso diventava pungente; non ci voleva meno della limpida trasparenza de’ suoi occhi per far credere che in fondo era ancora buono, ancora suscettibile di entusiasmo e di fede.

Si capisce come egli restasse indifferente alle affezioni mondane che ispirava; i suoi sensi avevano sfruttato tutti i campi della voluttà semplice, ed ora anelava alla suprema voluttà che si sposa col sentimento.

Giovane di cuore, questa giovinezza scompariva sotto l’arte acquistata in trent’anni di giostre eleganti, di facili vittorie; nè era questa la sua maggior seduzione, perchè dottamente sensuale, amabilmente cinico qual era, lasciava trapelare, a traverso uno spolverìo abbagliante e quasi a sua insaputa, la sorgente viva di affetti e di aspirazioni sincere.

Romeo e don Giovanni ad un tempo, faceva vibrare i nervi della voluttà, ma toccava l’anima.

Mi ricordai che già da qualche mese il mio protetto aveva ottenuto un pieno compimento de’ suoi desideri e non potendo du-