Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/75

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addio! 61


sempre sollevata; sentivo come fosse indegna cosa l’abusare di una così nobile confidenza, Succedevano allora i giorni di ravvedimento, durante i quali tornavano a prevalere i buoni principii dell’educazione paterna — ma un sogno, un fremito, la voluttà di un ricordo annientavano qualsiasi proposito — e ad ogni concessione mi si ribadiva più forte l’ignobile catena.

Un’osservazione importante è che il marchese sembrava sdegnare i mezzi soliti di seduzione. Non mi assediava con visite, domande, preghiere; non mi imponeva il fardello del suo amore; non demoliva, secondo l’uso, la mia pace domestica e la mia felicità coniugale per sostituirvi promesse di più vive gioie e di delizie imperiture.

Scorrevano mesi interi senza vederci — e allorchè il dio protettore degli amanti ci riuniva per poche ore, il fuoco malinconico de’ suoi grandi occhi, i suoi sguardi eloquenti pieni di fascino e di tenerezza erano i soli interpreti di una passione che ingigantiva nel silenzio.