Pagina:Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu/139

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e il vasaio 139


Il vasaio strinse le labbra e ammiccò con gli occhi come se volesse piangere.

— Ebbene? — Ho detto qualche cosa che vi offende?

Il signore vuol far sradicare la vite, e ne è il padrone, oh sicuramente, ne è il padrone; ma quella vite l’ho piantata il giorno che nacque il mio primo figliuolo, e se non la vedessi più, quando passerò di qui, mi parrebbe di veder morire una seconda volta il mio povero Battista...

— Quand’è così la lasceremo stare, non intendo accrescere i vostri dolori. Ora volete avere la bontà, brav’uomo di dirmi press’a poco il giorno in cui fate conto di sgombrare? La camera dove vorrei dormire è piena ancora delle vostre robe e