Pagina:Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu/147

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e il vasaio 147


— E fattosi portare sotto il fico un tavolino, un calamaio e un foglio di carta, scrisse a un’amico:


«Ho trovata finalmente la pace. Comperai in questo paese una casetta, un uomo e un cane, e non so ancora bene quale dei tre mi appartenga maggiormente; perchè della casa io godo due sole camere e l’uomo e la bestia invece non mi abbandonano mai. Egli (l’uomo) fa la pulizia generale, frigge le uova, spazzola i mie abiti, va alla posta a prendere le mie lettere, ha cura che il mio calamaio non manchi mai d’inchiostro, insomma è il servitore più zelante che si possa desiderare; ma