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— Ieri venni.
Poi, volendo cancellare l’effetto di quella sciocca confessione, soggiunsi prontamente:
— Sua Altezza sta meglio?
— Sua Altezza non ha fatto nessun cambiamento da qualche giorno.
Mi sovvenni a tempo le parole dettemi in proposito da mio padre e ripresi il sentiero del ruscello. Lo udii allora mormorare con grande tristezza:
— È ben fortunato il principe imperiale.
Per gentile condiscendenza rallentai il passo. Egli continuò collo stesso accento scorato:
— Il destare l’interesse di una così divina creatura dovrebbe essere compenso a qualsiasi male.
Una vampa di sdegno mi salì subito alla faccia, ma la riflessione fu altrettanto pronta. La divina creatura non era Elganine: era la maestra di italiano. Se una regina in domino passeggiasse per le strade e se qualcuno le dicesse che ha de’ begli occhi non potrebbe offendersene. Via, Elganine, sei una cattiva commediante.
In seguito a questo ammonimento rivol-