Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/221

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bello, il più nobile, il più buono degli uomini. Che cosa dirà mio padre? Oh! egli potrà gioire d’orgoglio mettendo la sua Elganine così vicino a un trono. Il riflesso del suo contento mi renderà anche più felice.

E la faccia della baronessa in quella occasione?... Mi pare di amarla un pochino anche lei, cara baronessa, per la grande felicità che è in me e che vorrei diffondere su coloro che mi circondano.

Ho promesso a Berthe che non mi abbandonerà mai.

E fräulein Dorothée? Ma le scriverò, sicuro. Non era cattiva fräulein, la cattivella ero io. Adesso invece mi sento piena di indulgenza. Povera vecchia fräulein, nessuno le ha mai parlato d’amore!

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Sono ben poco fedele al mio giornale; ma i giorni e le settimane passano così veloci in questa città che mi rimane appena il tempo per scrivere a Lui. La fine del carnevale accumula feste su feste. So che il conte di Pruth ha chiesta la mia mano.