Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/238

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penetrato di così acuta ebbrezza come quella dedizione di tutta la sua anima a colei che dell’amore aveva conosciuto appena la prepotenza volgare. Come sovra un altare profanato egli avrebbe deposto a’ suoi piedi in religioso silenzio l’urna propiziatrice del suo sacrificio. Ed Elganine, la misera fanciulla tradita, la fanciulla che doveva imprecare all’amore apparsole quale il più ingannevole dei miraggi, non per lui forse stava per riprendere fede nelle più nobili forze dell’uomo? Lui strumento trascurabile di un’alta rivelazione morale: questo pensiero lo esaltava fino al delirio. Ella saprà ella saprà che non tutti gli uomini sono bassi e vili!

Lentamente, seguendo il progresso dell’alba che già rivestiva della sua pallida luce gli oggetti circostanti, Meme riattaccava i fili della vita. Girò gli occhi sulle pareti dove la spugnatura rossastra disegnava gruppi di macchie simili ad un misterioso stillicidio; vide il gran Cristo nero bucherellato, vide i suoi libri, vide sul tavolino qualche cosa che lo fece balzare dal letto, rammentando. Era un astuccio di forma rettangolare, elegante nella sua semplicità.