Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/25

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Invece, dopo di avere trascorso la giovinezza in un ritiro quasi monastico, già innanzi negli anni si innamorò di una fanciulla al pari di lui nobilissima e povera, la sposò e ne ebbe sette figli, ma ai primi albori del risorgimento italiano morì lasciando la vedova e i figli in dure strettezze.

Furono allora abbandonate definitivamente le ampie sale che si sgretolavano d’anno in anno ed a cui non si poteva mettere riparo. Ad ogni temporale nuovo cadeva qualche imposta, qualche vetro si frantumava; i guasti del tetto lasciavano scorrere l’acqua sui cornicioni interni, lungo i muri, tra i mattoni rotti del pavimento dove si arrestava formando pozze e rigagnoli. Il vento entrando dalle finestre sfondate compiva l’opera di devastazione col portare turbini di polvere sui pochi fregi che ancora rimanevano intorno alle pareti e sbattendo gli usci e fendendoli ne traeva gemiti che echeggiando nella solitudine sconsolata sembravano lamenti di vittime.

I mobili migliori avevano esulato da lungo tempo; i pochi rimasti vennero raccolti nella parte meridionale del palazzo, in alcune ca-