Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/266

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— Il signor marchese è invitato a seguirmi.

Ciò dicendo riaperse e tenne schiusa colla sommità delle dita la porta per la quale era entrato. Meme si mosse e i suoi compagni fecero atto di seguirlo.

— Domando scusa, è il marchese che deve passare. Loro signori sono pregati ad attendere qui.

— Ma il congiunto almeno — balbettò Scarpitti — come testimonio....

— Non occorre. Abbiamo provveduto a tutto. Quanto a....

Giacomo Dena diede un balzo temendo che il barone si mettesse a parlare del denaro in presenza di Meme e soggiunse con pronta remissione:

— Benissimo, benissimo. Noi due attenderemo il ritorno di vostra Signoria.

Meme intanto era passato innanzi. Il barone si volse e disse gelidamente:

— Fra dieci minuti sarà qui l’incaricato colla somma.

L’uscio si rinchiuse.

Meme seguì lo sconosciuto per un lungo ordine di stanze e di corridoi fino allo sca-