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Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/290

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giorno tutte le illusioni, lei che aveva raccolta la sfida lanciatale senza alcuna pietà per la sua debolezza, e poichè era andata fino al fondo d’ogni esperienza in cerca della verità, lei poteva guardare in faccia il suo destino senza tremare.

Filippo Cònsolo trovavasi al bivio di colui che posta troppa fidanza nelle forze della giovinezza vede travolgere l’onda precipitosa degli anni senza avere ancora afferrato il suo sogno di conquista e deve decidersi fra il morire puro o il vincere a qualunque patto. Quale delle due vie avrebbe scelta?

Minna si era coricata agitando nella mente questi pensieri che le impedivano di prender sonno quando uno squillo prolungato del campanello in camera di suo marito la colpì di un segreto terrore.

Accorsa prontamente trovò Filippo che smaniava nel letto cogli occhi ardenti di febbre.

Aveva rotto il suo orologio da tasca, voleva sapere quante erano le ore e che giorno del mese fosse; fece altre domande ancora, saltuarie, slegate, lagnandosi di un forte dolore al