Pagina:Neera - Il marito dell'amica.djvu/178

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natura li aveva tocchi; sentivano anch’essi una vita — amavano.

Maria restò immobile sotto la vampa del sole; immersa in un bagno di luce e di calore, che le stimolava l’epidermide, portandole il sangue al cervello. Giù per il sentiero echeggiavano i passi de’ compagni e le voci risalivano, chiassose, con esplosioni di note sanguigne, nel benessere pieno della digestione.

Maria ascoltava. Nasceva in lei la rivelazione di una virilità giunta al suo pieno sviluppo. Al cospetto di quella natura feconda si sentiva commossa e dalle privazioni della sua casta vita si sprigionavano indomati ardori, sorde ribellioni.

Comprendeva allora per la prima volta il palpito unico dell’universo; lo ascoltava in sè, lo vedeva fuori di sè; le sue sensazioni si confondevano colle sue impressioni; un filo arcano, vibrante come una corda armonica, batteva tra lei e la natura, tra la sua anima e l’anima di tutto quel mondo vivo che le stava intorno.