Pagina:Neera - Il marito dell'amica.djvu/37

Da Wikisource.

— 27 —


tu sapessi come le avversità maturano l’intelletto, come tutto ciò che è lotta ringagliardisce e dà forza! Aggiungi che nella mia schiavitù avevo una specie di libertà superiore alle mie compagne, perchè mio padre non mi sorvegliava punto e nella sua biblioteca avevo trovato dei libri di filosofia, di scienza, di medicina sui quali io mi ero precipitata, come sull’unico spiraglio di luce che mi fosse concesso. Pascevo lo spirito per ingannare la lunga anemia del mio corpo.

— Hai sempre amato lo studio, tu.

— Sì, ma più che lo studio, la verità. Avevo la smania di sapere, di conoscere.... Frugai impavida in tutti i problemi religiosi e filosofici....

Da un lieve segno di stanchezza apparso sul volto di Sofia, Maria comprese che si era messa in un argomento troppo serio; la leggiadra donnina non poteva seguirla sul sentiero faticoso dove la sua anima aveva combattuto. Sostò improvvisamente, turbata, sentendosi un rossore sulla fronte; pentita forse di quell’abbandono di sè stessa.