Pagina:Neera - Il marito dell'amica.djvu/81

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Sotto l’apparente volubilità, l’accento di Sofia avea qualche cosa di incerto, come un pensiero nascosto a stento nell’onda delle parole; Maria, nel salutarla di nuovo, sentì che le tremava la mano e si ritirò turbata da mille dubbi strani, inverosimili, malcontenta di una posizione dove tutto era mistero.

Emanuele amava Sofia? Sofia gli sarebbe rimasta a lungo fedele? Sapeva ella gualche cosa del passato di lui? Egli si curava dell’avvenire di lei? Da qual parte stava la virtù? Chi soffriva più dei due?... Chi mentiva meglio?

Queste e altre domande fluttuarono per alcun poco nella mente di Maria, confuse alle impressioni del concerto, all’attitudine spavalda di Bandini e a quella indifferente di Emanuele; ma tutte insieme non erano di natura tale da tenerla desta; al contrario le pesarono e le si aggravarono addosso finchè trovò pace in un sonno greve, senza sogni.

All’indomani, era un bel mattino primaverile