Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/124

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stanco di girare sulle strade maestre. È ora di mettermi a fare sul serio.

Allora si che Chiarina si crucciava di essersi lasciata togliere il suo gruzzolo e andava escogitando mezzi per rifarlo a poco a poco. Avendo trovato un giorno in uno scatolino di pillole un centesimo nuovo, tanto lucente da sembrare d’oro, disse a Giovanni:

— Lo ricordi? Questo è quel centesimo che uno sconosciuto lasciò cadere ritornando dalla sagra di S. Anna insieme ad altri soldi, che Giuseppe mi buttò nella sabbia e che io cercai per tutta una sera...

Giovanni ricordava perfettamente. Egli rispose serio:

— Un centesimo è il principio di un milione.

Chiarina non pensava certo al milione, ma quella monetuzza luccicante nel fondo dello scatolino le sembrava un sorriso di incoraggiamento e provò piacere a mettervi accanto altre monete diverse. Poichè gli affari della botteguccia non la occupavano in tutte le ore del giorno cercò lavoro fuori. Essendosi poi ammalata la moglie del dottore, ella che aveva assistito così bene la defunta signora