Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/198

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dei cinque bambini. Appena ella ebbe accennato alla piccola consunta la fronte del buon dottore si oscurò.

— Conosce quella bimba? — chiese Chiarina. – l'ha mai vista?’ — l'ho vista e l'ho visitata l’anno scorso in occasione di una angina violenta per la quale il padre venne a chiamarmi. Fin da allora dichiarai che le condizioni della fanciulla erano gravi, che aveva bisogno di buon nutrimento, di aria, di ricostituenti. Mi offersi io stesso di farle somministrare i medicinali: stesi la domanda perchè fosse accettata nella schiera dei piccoli scrofolosi che si mandano ogni anno ai bagni di mare. Hanno fatto nulla di tutto ciò?

— Che ne pensa della madre? — arrischiò Chiarina.

Il dottore si pose tutte e due le mani nei capelli:

— Penso che certe donne sono indegne di diventar madri.

— Dunque è proprio vero che la mancanza di cure, forse di nutrimento...

— Non me ne parli! Non me ne parli! Io non la vedo da un anno.

— Fa pietà, è uno scheletro. Ma non si può impedire, non si può costringere...