Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/208

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sul pianerottolo del secondo piano a discorrere col giovanotto suo vicino.

— Oh! che ridere, signor Walter che cosa dice! Ripeta, ripeta.

Chiarina si ritirò prudentemente, con quella sua costante preoccupazione di non far rumore, di scivolare sulla superficie della terra come se temesse di occuparvi troppo spazio: così ardita nelle grandi decisioni, così timida sempre e così impacciata nelle piccole cose.

— Fai come il baco che se ne sta rintanato a fare la seta per gli altri — le diceva Giovanni.

Rimase alfine sola colle due bambine abituate a considerarla più assai che la loro madre e che ella amava quasi di amor materno: la prima perchè aveva poco tempo da restare nel mondo, la seconda perchè l’aveva lei contesa alla morte e la contendeva ancora, vedendola con gioia rifiorire di giorno in giorno e riprendere forza. La chiamava il suo vaso di basilico: paragonandola con ciò a un vaso di basilico che ella era riuscita un tempo a salvare dalla siccità.

Per tenere allegra la piccina fece le cialde, lasciando che anch’essa si divertisse a manipolare la farina coll'illusione di aiutarla nella