Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/311

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col tuo sciallino sulle spalle e le mani in grembo nell’attitudine di «fare la signora per un’ora». Mariuccia sarà contenta di metterlo nel suo salotto e i figliuoli dei miei figliuoli guardandolo sapranno a chi si deve il merito primo della nostra fortuna.

Sulle ringhiere e sui ballatoi del grande casone non si faceva altro che parlare di quel matrimonio. Madama Cauda, che era dolente di perdere Chiarina ma che nella bontà del suo cuore godeva delle gioie degli altri, non mancò di osservare che una volta almeno il merito veniva ricompensato. Walter espresse la sua opinione in tutt’altro modo, ghignando con una fiamma livida negli occhi cavernosi.

— Ecco della gente che ieri appena si trovava fra gli oppressi e che arricchirà domani la schiera degli oppressori.

— Giro della ruota, caro mio — rispondeva il dottore; — ciò prova che il capitale non è mai immobile e che tutto alla fine si equilibra.

Anche il polentaio, prossimo oramai a ritirarsi dal commercio col suo bel gruzzolo, chiudendo l’occhio sinistro e ridendo col destro, ebbe a dire che fin dalle prime fette di polenta vendute a quei due campagnuoli li aveva giudicati