Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/99

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Fuori della bottega il chiasso continuava. Si ruzzavano in mezzo alla strada, facevano volare i quaderni e i berrettini, finchè qualche pantalone lacerato, qualche fronte ammaccata consigliavano un ritiro generale delle truppe da quel campo quotidiano di guerra.

E scendeva la sera infinitamente dolce, apportatrice a Chiarina di quel riposo completo che le permetteva di restare sola co’ suoi pensieri e di dire, stando seduta colle mani sotto il grembiule «faccio la signora per un’ora».

Il pasto frugale era pronto, il povero pasto preso in fretta sopra un tovagliuolo disteso; e intanto Chiarina, portando sulla soglia la sua seggioletta di paglia, aspettava il ritorno di Giovanni «facendo la signora per un’ora».