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138 la marchesa du deffant


Il duca di Choiseul, ministro di Luigi XV, era uno dei tre personaggi che la Dubarry simboleggiandoli in tre melarancie faceva saltare sul palmo della sua bianca mano dicendo: «Sauté Choiseul, saute Praslin, saute Condé!» e saltarono così bene tutti e tre secondo il volere della favorita che furono esiliati ciascuno nelle loro terre; disgrazia molto comune in allora. Ma per Choiseul l’esilio fu un trionfo. Contrariamente a quel che avviene in simili casi, il corruccio del monarca accrebbe invece di scemargli gli amici. L’umore gioviale, la franchezza del carattere, la sua faccia rubiconda, la buona salute di uomo sanguigno, amante della caccia e delle donne, lo facevano idoneo alla parte di castellano. Non era neppure troppo difficile nella scelta degli scherzi, per passare il tempo, avendo mandato una volta alla marchesa Du Deffant dei piselli freschi in un vaso da notte; vaso magnifico, si intende, che i domestici della marchesa propesero di trasformare in una zuccheriera. Fu per tutti gli anni del suo ritiro a Chanteloup corso di visite e corte bandita. Il maggiordomo, che entrava a dare un’occhiata alle sale per sapere il