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176 la signora geoffrin


po la ragionevolezza di sua madre. Anche nella scelta delle relazioni, mentre la signora Geoffrin aveva sempre accentuata la sua predilezione per le persone di ingegno, la marchesa frequentava di preferenza la gente di Corte; le piaceva a divertirsi, a ridere, a scherzare, a fare delle follie, e mentre si rassegnava a passare l’inverno presso sua madre, nella bella stagione correva dall’uno all’altro castello, dall’una all’altra villeggiatura, ricercata per il suo brio; e per la sua posizione di vedovella indipendente e ricca. Non vi furono dei veri dissidi tra madre e figlia, ma in complesso più che amarsi si sopportavano a vicenda.

Il caso intanto doveva preparare alla marchesa della Ferté-Imbault una singolare occasione di rendere a sua madre le osservazioni piccanti che costei le faceva sulla sua manìa per la Corte. Bisogna ritornare indietro col tempo, quando cioè la signora Geoffrin trovavasi ancora abbastanza giovane. Nel 1741 era capitato a Parigi il conte Poniatowski e, naturalmente, le era stato presentato. La loro amicizia divenne in breve così cordiale e la Geoffrin gli rese tanti piccoli servigi