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Pagina:Neera - Il secolo galante, Milano, 1906.djvu/40

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34 introduzione


agli ampi camini. Nelle altre camere venivano allestiti i letti (due o tre persone per letto, forza maggiore), gli uomini da una parte, le donne dall’altra; anche nei corridoi quando non c’era più posto altrove. Era il tempo in cui si trovava molto spiritosa l’idea di cucire nascostamente le lenzuola perchè uno non potesse coricarsi, o di fargli sparire gli abiti perchè non si potesse vestire, o di mettergli della crusca nel letto, della paglia nelle scarpe, della sabbia in tasca, pur di fare la burletta. E si rideva, si ciarlava, si mangiava, si improvvisavano giuochi e travestimenti, balletti e commediole, tutto con una larghezza, una noncuranza una festività di gente felice e spensierata che mostrava di comprendere appieno la filosofia del grande pontefice imperante, Voltaire. «Rien de trop ni de trop peu en tout genre; buvez chaud quand il fait froid, buvez froid dans la canicule; dìgérez, dormez, ayez du plaisir et moquez-vous du reste» la quale massima aveva però il difetto di venire bandita da un uomo che possedeva centomila lire di rendita.

Voltaire! ecco il grande scrittore di un tempo