Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/151

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poesia nei versi e la poesia è dovunque e più che tutto nella realtà. Tuo marito ti sembra volgare perchè accende la lucerna? A’ miei occhi acquista merito, è di sentire delicato, ha riguardi per te, non vuole che tu stessa ti affatichi in una tediosa occupazione. Anche il mio accende la lucerna sulla modesta mensa, e gli sorrido; mi fa l’effetto del Creatore, mi dà la luce.

Carolina tentennava il capo. Aveva fra le treccie una stella di lustrini e ad ogni movimento, quelle brillantate faccette scintilla vano come sguardi maliziosi di pupille nere.

— Anche tu non mi comprendi!

— C’è almeno qualcuno che abbia avuto questa fortuna o mia graziosa sfinge?

— Vuoi alludere a quel giovane che il tuo spiritello famigliare ha veduto in mia compagnia?... Ebbene, non lo nego, quello è un giovane simpaticissimo, colto, artista, letterato... un po’ di tutto.

— Una biblioteca circolante.

— Oh! se lo conoscessi! Egli mi apprezza immensamente, riconosce la mia sensibilità, divide i miei gusti poetici; ora sta spiegandomi i passi