Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/165

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Il Disertore


Vent’anni son trascorsi
Dal dì che t’incontrai la prima volta.



Che si fa in queste lunghe sere d’inverno, sotto il camino, intanto che fuori nevica o il bracco ringhioso legato alla catena abbaia sinistramente?

Il fattore ammucchia legna sul focolare e vi stende all’ingiro le sue ghette di pelle; la coperta del cavallo vi trova posto anch’essa — è il tappeto di Pascià, il gatto di casa — e la fiamma scoppietta alta e chiara lambendo su in alto la cappa affumicata.

I polli sono tutti rinchiusi? Le vacche dormono? Il nuovo garzone si ricorderà di andare a mungere alle quattro? Bene. Non bisogna poi dimenticare, alle cinque, di tener pronta la carrettella.

S’è visto il sensale? No. Cercheremo avena al curato.