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Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/230

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— Che fosse proprio la Società cattolica per i buoni costumi? — tornò a pensare Patrizio.

La lettera non si spiegava maggiormente. Supponendo che il suo pupillo avesse letto le tre precedenti, il tutore si era limitato a scongiurarlo per una pronta risposta, e, meglio ancora, perchè si decidesse a fare una gita al paese collo scopo di intendersi meglio.

Quella sera la cappellaia non ricevette nessun uccello e Patrizio, uscendo dopo un quarto d’ora dalla Croce Bianca, andò lui stesso a impostare una lettera all’indirizzo del suo tutore.

Nel momento che Patrizio usciva dall’albergo un’ombra piccola e mingherlina staccandosi da un pilastro di contro si fece a calcare le sue orme in lontananza.

Patrizio non se ne avvide menomamente, dopo aver gettata la lettera nella buca continuò a passeggiare fischiando tra i denti:


     Se il vino zampilla,
Se spuma, se brilla,
E ricchi e pitocchi
Son lieti del par.