Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/247

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quasi deserto la misera barchetta esauriva le sue risorse estreme.

Patrizio si chinò sul piuolo che ratteneva la barca d’Augusto e ne sciolse i nodi.

— Che fai Patrizio? Vieni? — gli gridarono da lontano i suoi compagni.

— No, non vengo! — rispose Patrizio saltando nella barca e spingendola risolutamente in mezzo al fiume.

Il rematore della piccola barchetta accorgendosi che qualcuno andava in suo aiuto raddoppiò gli sforzi, ma la corrente era contraria e Patrizio, calcolando che sarebbe stato facile tornare verso Pavia anzichè avanzarsi, gli accennò di manovrare in quel senso.

Una cosa che sorprendeva Patrizio è che la persona da lui intraveduta nella barchetta non si mostrava più — ed era singolare che non prendesse per lo meno una parte di spettatore nella situazione. Fu per questo che, appena credette potersi trovare a portata della voce, gridò al barcaiuolo:

— Non avete nessuno dentro?

Il pover’uomo che si trovava nell’impiccio appunto perchè quello dentro si era ostinato a voler partire ad onta di tutte le rimostranze, diede