Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/34

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— Eccomi pronto. Desiderate che vi spieghi un quesito d’alta politica, un capitolo di filosofia della storia o la teoria di star bene a cavallo? Ah! Ah! indovino; volete sapere qual è la molla che fa camminare e parlare le bambole.

La fronte di Nora si corrugò all’improvviso, mi privò dell’onore di tirarmi i baffi e rispose seria seria:

— Sapete che non mi piacciono gli scherzi; non sono più una bambina.

— Perdonatemi, donna Eleonora.

Le presi gravemente una mano e l’accostai alle labbra con tutta la cortesia di un paladino.

Ella parve placata. Strinse nella mia la sua piccola manina e mi disse:

— Vorrei sapere se gli uomini amano allo stesso modo delle donne.

Confesso che rimasi di sasso e fui lì lì per rispondere che sua madre avrebbe potuto informarla meglio di me. Ma capii che era un prendere la cosa troppo sul serio. Certe birichinate da ragazzi non bisogna toglierle dalla loro sfera di ingenuità — si sciupano. Mi accontentai dunque di ridere, affermando che non conoscevo l’argomento.

Nora si morse le labbra con un dispettuccio