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stretta al cuore mi avvertiva che il sacrificio non era ancora consumato, che avrei dovuto spargere ancora molte lagrime segrete e soffocare molti desideri ribelli.

L’indomani mandai Pietro a chiedere nuove dell’inferma. Stava male. Allora ci unimmo tutti, io, Pietro, Orsola e il mio piccolo Alessio e recitammo la preghiera degli agonizzanti. Quando l’ebbimo finita io dissi: Preghiamo ancora perchè questa madre, se Dio lo permette, sia conservata alla sua creatura.

L’Orsola mi si fece accanto e accostando al mio orecchio le labbra tremanti sussurrò:

— Sarai benedetta, Myriam.

— Oh! perchè? — feci io turbata, sentendomi salire al volto un rossore improvviso.

La mia buona vecchia non rispose, e siccome la vidi chinare la fronte sulle palme congiunte pensai ch’ella pregasse per me.