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l'amuleto | 59 |
da confondersi colla volgare superbia e colla vanità impotente. Gli dissi:
— Voi disprezzate la vita?
— Tutt’altro! pensate, è il nostro maggior bene; o per lo meno è il mezzo indispensabile per raggiungerlo. Ma si devono fare tutte le cose che si sentono.
— Anche un pazzo può sentire il desiderio di precipitare da una finestra — esclamai.
Ed Egli molto pacatamente:
— Si capisce. Seguirebbe con ciò la sua vocazione pazzesca e si ucciderebbe, la qual cosa, non potete negarlo, sarebbe un bene per lui e per la società. Ma io non mi sono ucciso ed è questa la mia ragione.
Siccome tenevo la testa bassa, poco convinta, Egli mi prese la punta delle dita con somma dolcezza e continuò evidentemente felice di dovermi combattere su quell’argomento:
— Cugina, cugina, sempre le vostre idee tarlate. Anzitutto voi pensate che io possa morire. È possibile? — (sor-