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III.

Diletto Alberto,

Perchè non mi scrivete? Ho passato una notte agitatissima, senza chiuder occhio. Alle undici e mezzo vi ho sentito passare sotto le mie finestre insieme ai vostri amici; ridevate forte e, non so perchè, quelle risa mi scendevano sul cuore come colpi di martello.

Pensate a me almeno? Scrivetemi subito una riga, una parola.

Elvira.

Ve ne scongiuro, subito, subito.

IV.

Mercoledì.

Impazzisco, Alberto! Non una parola durante otto giorni interi. So che siete in paese; vi ho visto ieri andando a messa; eravate lontano, vi