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giore raccoglimento, ad una concentrazione religiosa davanti a questa tavola imbandita con ogni ben di Dio. Mangiate, o signori; la mensa è l’unico vero.
Toniolo, a capo tavola, sorrise, volgendo i begli occhi di velluto alla timida sposina che non osava contraccambiargli l’occhiata.
Il vocione di Merelli tuonò, attraverso i cucchiai rumoreggianti:
— Per un pranzo di nozze avresti potuto dire qualcos’altro.
— Oh! — fece il dottorone col naso nella scodella — non incominciamo troppo presto.
Le due sorelle incipriate abbozzarono un mezzo sorriso, indecise tra il fare la furba e il fare la ingenua. Avevano tutte e due un nastro celeste nei capelli e dei braccialetti di similoro; mangiavano smorfiosamente, avvicinando alla bocca la punta del coltello, lasciando sempre qualche cosa sul piatto, accomodandosi ad ogni istante il busto e la cintura.
La maggiore, quella maritata, sedeva vicino