Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/178

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coll’autore per avere inneggiato largamente nelle sue eroine l’onestà; ma volendo considerare anzitutto la forza evocatrice che dà vita a questi bozzetti mi compiaccio di ritrovarla tale che ci fa rivivere nella precisione colorita della sua cornice il bel ritratto antico. Udite:

“Dalla sua stanza che mi figuro aperta per una trifora aguzza, il cui marmo gareggi in sottili spume coi merletti di Burano, su la laguna, ella non ode le allegre voci del popolo tripudiante; è forse la festa dell'Ascensione... è l’incoronazione di una dogaressa... Gaspara non se ne cura. Sola nella remota stanza, guarda il cuoio dorato delle pareti, i tappeti di Arras, il liuto che le giace a lato, il muso aguzzo del suo levriere e vede dappertutto come fosse veramente inciso ne’ suoi occhi umidi e nel suo povero cuore la figura del conte Collatino di Collalto! Invano un recente " Aldo Manuzio „ le posa aperto sul grembo; invano la tenta l’ultimo sonetto di monsignor