Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/181

Da Wikisource.

177

Non è vero che l'evocazione è perfetta? Ma l'autore è così innamorato del suo soggetto che soggiunge ancora: “Creare della gioia e beneficare l'umanità. Cleopatra fece della sua vita una grande opera d’arte. La sua vita è un capolavoro vissuto„. Su la qual cosa non credo che i femministi saranno d’accordo con lui.

Lo studio però che mi sembra più serio e più riuscito è il primo: Isabella d’Este Gonzaga. Della deliziosa principessa che si era composta “per sé ed a sua gloria una esistenza conforme alle sue inclinazioni„ che tutta visse per l’arte, per la grazia, la cui anima fresca e vibrante irraggiava su quante cose le stavano intorno, e che fu tanto saggia quanto bella, si hanno parecchi ritratti. Io però crederei di non sbagliare affermando che nessuno le somiglia, perchè il fàscino delle donne come Isabella d’Este difficimente si può fissare sopra una tela. Essendo tutta luce e profumo di intellettualità, solo un genio ne conoscerebbe e po-