Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/24

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tazione cosidetta femminista non sia altro che la coda del serpente e le innovatrici che si immaginano di guidare sieno semplicemente guidate, anzi trascinate dalla follia egualitaria che spira sulla fine del nostro secolo tormentato.

Ma è pure dalle donne, dalle vere, semplici, sante, amorose donne che deve partire il primo coraggioso grido di: Basta! Coraggioso veramente poichè ha da muovere incontro a nemici e ad amici, incontro all’attrattiva della novità e di fantastiche promesse dietro le quali si appigliano via via una folla di appetiti nobili, ignobili e mediocri, tanto che l’armata dei femministi ha veramente tutto il carattere delle truppe raccogliticcie dove può essere che si trovi l’eroe, ma dove si affratellano del pari il manutengolo e il tagliaborse. Coraggioso grido quello delle donne che oseranno resistere alla torbida fiumana! Una volta di più esse mostreranno di essere le degne compagne dell’uomo vigilando l’urna dell’ideale deposta nelle loro mani.