Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/50

Da Wikisource.
46


il movimento femminista si riduce a ciò. E non credo che un corso di storia o una dissertazione letteraria possano mai consolare una donna della sua vita mancata; ma ancora più illogico mi sembra educare le fanciulle col preconcetto che debbano restare zitelle; tanto varrebbe privarle appena nate degli organi della maternità.

Noi le vediamo queste povere fanciulle trotterellare, cariche di quaderni, dalla scuola alle accademie intanto che la madre se ne sta in casa sola, oppure le segue docilmente facendo la spola innanzi e indietro — necessariamente divise d’anima e di pensiero. Le vediamo nella fresca età delle illusioni anemizzarsi sui banchi delle scuole, piegare la morbidezza istintiva verso un rigido ideale cattedratico, correre, affannarsi, profanare la loro femminilità in una gara che sarebbe grottesca se non fosse sommamente dolorosa. Non i baci impallidiscono le loro labbra, non le ansie misteriose del sesso ricercano le loro membra: sono stanche, sono affrante,